Le Edizioni del Cavallino
Fondate da Carlo Cardazzo nel 1934, le Edizioni del Cavallino di Venezia hanno sempre affiancato l'attività dell'omonima galleria d'arte.
Sono presenti in catalogo, nelle varie collane, monografie d'arte e di artisti contemporanei, libri illustrati da artisti, libri-litografia, opere di poesia e narrativa italiana e straniera, raccolte rilegate dei cataloghi della Galleria d'Arte del Cavallino.
Dal 2003, con l'ingresso in catalogo dei Videotapes, delle Opere Grafiche, dei Foulards e dei Posters, è stata creata una nuova casa editrice con il marchio: Cavallino Edizioni d'Arte.
Il 30 Aprile 2010 il Cavallino Edizioni d'Arte ha cessato l'attività editoriale.
La sua storia
Nella Venezia della seconda metà degli anni trenta l'editoria indirizzata alla proposta di volumi dedicati all'arte e alla poesia contemporanee, con un respiro nazionale, era di fatto inesistente.
Per quanto riguarda l’arte, non vi era una pubblicazione specializzata nel settore; notizie sull’arte contemporanea vanno dunque ricercate principalmente su riviste e quotidiani. Bisognerà attendere i primi anni quaranta per trovare case editrici venete che inizino a proporre volumi dedicati all’arte, alla poesia e alla letteratura contemporanee.
L'obiettivo era quello di dare vita a libri raffinati - dai testi scelti con gusto e intelligenza, e cercando la simbiosi con illustrazioni artistiche - da stampare e da inviare in omaggio a personalità del campo culturale, artistico e politico. Il fatto che le pubblicazioni non si vendano - solo a partire dal 1942, dopo l'apertura della Galleria del Cavallino, la tiratura delle edizioni aumentò e queste iniziarono ad essere messe in commercio - ma si inviino in omaggio significa come Cardazzo, che in questo modo sottolineava la sua estraneità a scopi commerciali e una totale autonomia dalle regole impietose del mercato, usasse questa operazione editoriale come proprio biglietto da visita.
Avviata la collana Arte (1935) con testi dedicati agli artisti presenti nella sua famosa collezione, fa seguire quella dedicata alla Letteratura Italiana (1937), con una particolare attenzione rivolta alla poesia contemporanea.
Negli anni quaranta prendono invece vita le collane: Amatori del libro (1944), Letteratura straniera (1943) e Musica (1945).
Dopo l'apertura della Galleria del Cavallino (25 aprile 1942), della Galleria del Naviglio (Gennaio 1946), e la decisione di Cardazzo di dedicarsi totalmente all'attività di gallerista, anche i programmi delle Edizioni vengono subordinati ad offrire un supporto a tale attività.
L'inesauribile passione per il libro d'arte spingerà Cardazzo a dotare le sue gallerie di fornite biblioteche; e, nel 1950, a commissionare a Carlo Scarpa la costruzione di un piccolo padiglione, predisposto all'esposizione di pubblicazioni d'arte, da costruirsi nei giardini della Biennale, di fronte al padiglione Italia.
Nella storia delle Edizioni del Cavallino non mancano aperture a sperimentazioni di respiro internazionale.
Assolutamente sperimentale è infatti le raccolta di dischi incisi da Dubuffet e
Asger Jorn che escono sotto l'insegna del Cavallino nei primi anni sessanta.
Varie sono dunque le attività promosse dalle Edizioni del Cavallino che comprendono la stampa di cartoline, di grafiche, di manifesti, di dischi ma anche di foulards e la produzione di lavori in ceramica.
La frenetica attività di Carlo Cardazzo si interrompe con la sua prematura morte avvenuta il 16 novembre 1963; viene così improvvisamente a mancare questa figura unica e singolare di organizzatore e mercante d'arte, collezionista e editore.
L'attività delle gallerie passa inizialmente sotto la direzione del fratello Renato, che già dalla metà degli anni quaranta collaborava alla gestione del Cavallino; la cui direzione viene definitivamente assunta nel 1966 dai figli di Carlo, Paolo e Gabriella.
In merito alle Edizioni, la novità più rilevante è la nascita, nel 1964, dei Cahiers de Poche - letteralmente quaderni tascabili. Questa raccolta si distingue per raffinatezza e originalità, e ben incarna i valori che avevano caratterizzato le pubblicazioni curate da Carlo Cardazzo.
Le pubblicazioni del Cavallino si proporranno come "strumenti" di documentazione di progetti di ricerca, di nuove ipotesi allestitive ed espositive, di performances e di video.
Come ha ben documentato Dino Marangon (D. Marangon, Videotapes del Cavallino, Cavallino/Venezia, 2004) proprio l'avventura della video-arte - di cui la galleria diventa in Italia uno dei più importanti centri propulsori, sulla base della passione di Paolo Cardazzo per questa nuova forma di espressione artistica - ne è l'esempio più evidente.
Vengono avviate anche nuove collane come Libri-Oggetto, Biblioteca del disegno, e la recentissima Cinema Televisione e Musica che testimonia come la storia delle Edizioni del Cavallino continui tutt'ora.
top