CARLO CARDAZZO
, veneziano (1908 - 1963), inizia la sua attività nel mondo dell’arte contemporanea come editore di raffinatissimi libri di letteratura e arte, le Edizioni del Cavallino.

 

Negli anni Trenta la casa di Carlo Cardazzo era il luogo dove gli intellettuali residenti in città o di passaggio trovavano accoglienza e la possibilità di scambiare idee e progetti, ove era possibile consultare edizioni d’arte e di letteratura straniere in un periodo storico nel quale questi libri non potevano trovar posto nelle librerie italiane e delle quali talvolta ne era proibita anche la diffusione, oppure ascoltare musica d’avanguardia, grazie alla sua fornitissima discoteca.

La grande passione per l’arte, nelle sue forme più elevate, lo vide collezionare fin da giovanissimo quelle che ancora non erano conclamate opere d’arte, ma che un talento naturale e una sensibilità particolarissima gli indicavano come capolavori.

Successivamente, con la consapevolezza e il desiderio di impegnarsi in prima persona nel difficile ruolo di maestro dello sguardo divenne gallerista di fama internazionale, con l’inaugurazione a Milano della Galleria del Naviglio (1946) e per mantenere fede al suo impegno, aveva formato una sorta di cenacolo di cui fecero parte gli ingegni più brillanti dell’epoca da Lucio Fontana a Carlo Scarpa, Filippo De Pisis, Mario Deluigi, Tancredi, Capogrossi, Campigli, Carrà, Soffici, De Chirico, Bacci, Morandi, Jorn, Matta.

Opere di questi artisti vennero più volte esposte nelle sue galleria di Milano, di Venezia e in seguito anche di Roma. Ancora a Milano nel 1948 affiancò Lucio Fontana nella fondazione dello Spazialismo.

Critico e autore e collezionista egli stesso di opere d’avanguardia nel campo dell’arte cinematografica, ha reso possibile la circolazione di idee culturali innovative, se non rivoluzionarie, partendo da un luogo fisico preciso, nel centro storico di Venezia, a due passi da Piazza San Marco, di cui Carlo Cardazzo fu la mente e il corpo: la Galleria del Cavallino, fondata in pieno periodo bellico (1942). Era il 25 aprile 1942 e si apriva in Riva degli Schiavoni, la prima sede, dove ora si trova il “Danielino”.

La sistemazione della galleria fu affidata a Carlo Scarpa, genio indiscusso dell’architettura della rappresentazione spaziale, cui Cardazzo commissionò in seguito anche il progetto del Padiglione del Libro ai Giardini della Biennale e quindi la seconda sede della galleria a San Marco, in Frezzeria.

(C.M.R.)

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Carlo Cardazzo
Carlo Cardazzo

Carlo Cardazzo
Carlo Cardazzo e Filippo de Pisis

Carlo Cardazzo
Carlo Cardazzo e Massimo Campigli

Carlo Cardazzo
Carlo Cardazzo e Mirò

Carlo Cardazzo
Carlo Cardazzo e Lucio Fontata